
Marco Pepe
​
Nasco a Pagani, un piccolo paese dell'entroterra salernitano, nel 1978.
Amo il teatro quasi da subito, da quando guardo con mia madre commedie di Eduardo alla tv.
Sono rapito, pur essendo troppo piccolo per comprenderle.
Alla prima occasione, da adolescente, entro in una compagnia teatrale locale. Poi in un'altra.
Nel frattempo porto avanti gli studi di Economia. Nel tempo libero, si capisce.
La vita di compagnia è per me il centro della giornata.
Tuttavia il teatro non diventa la mia vita professonale. E' un mestiere da spiantato, mi dicono! L'ultimo tentativo di sfuggire lo faccio a Milano, dopo la laurea. Un master in risorse umane. Poi lavoro per la Camera di Commercio, ma il richiamo del palco è troppo forte.
Dal 2007 metto da parte laurea e master e mi iscrivo alla Scuola del Teatro Arsenale.
Da neodiplomato, nel 2009, ho la fortuna di lavorare con uno dei miei insegnanti, Kuniaki Ida.
Di lì è un crescendo. Fondo con una amica e collega, Francesca Beni, la compagnia Altre Stanze Teatro. Nascono collaborazioni con Il Laboratorio degli Archetipi di Lodi, con la Compagnia della Mola e con il Teatro Alkaest di Milano. Con quest'ultimo vinciamo il bando Teatri del Sacro nel 2011 e nel 2014 siamo in scena tre settimane al Teatro dell'Arte di Milano con "Pranzo d'artista". Ma è nel 2011 l'evento decisivo: il ruolo di performer nella Mostra Impossibile dedicata al pittore Caravaggio. E' grazie a quella magnifica esperienza umana e professionale che nasce con Alberto, Giovanni e Matteo l'idea di Ecubarte! E pensare che stavo per rinunciare a quel provino...