
SOCRATE
drammaturgia e regia Marco Pepe
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con Matteo Bonanni, Alberto Guerra, Marco Pepe
maschere Monica Giordano
costumi e scene Giovanni Di Piano
Durata: 60 minuti
Target: Superiori
Materie coinvolte: filosofia
Nel leggere i dialoghi platonici dedicati agli ultimi giorni di Socrate, l’ammirazione per la persona e per il filosofo si nutrono a vicenda. Ci siamo concentrati su entrambi gli aspetti, convinti che l’esempio di Socrate sia quanto di più potente la storia abbia regalato a chi ama il dubbio contro il dogma, l’autonomia contro il conformismo, l’ironia contro il cupo autoritarismo.
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Socrate è l’eroe del libero pensiero e dell’indipendenza di giudizio. Esaltando la razionalità e il confronto, egli è divenuto un pilastro della cultura occidentale. Seguire “la ragione che dopo ponderata riflessione risulta la migliore” è ciò che è alla base della filosofia e della scienza.
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I dialoghi platonici su cui si basa la drammaturgia sono, in successione, Eutifrone, Apologia e Critone. Socrate, in attesa di discutere la sua causa, si trova presso il portico del re. Da lì seguiamo il suo destino fino all’estrema decisione di accettare la condanna a morte.
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Elemento chiave è l’uso di maschere, realizzate artigianalmente per lo spettacolo. Alla fascinazione estetica dell’oggetto maschera, si accompagna una specifica esigenza registica. Abbiamo scelto di essere lontani sia dalla rievocazione storica che dalla attualizzazione, privilegiando una messa in scena che esaltasse l’universalità della figura di Socrate e della sua drammatica fine.
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Dal campo della storia, abbiamo portato Socrate al campo del mito.







